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CASSA AGROTECNICI. PIU’ WELFARE PER TUTTI CON IL NUOVO REGOLAMENTO PREVIDENZIALE

Il contributo integrativo al 4% a partire dal 1 gennaio 2022

Dopo un lungo iter, nei giorni scorsi, i Ministeri del lavoro e dell’Economia hanno comunicato la definitiva approvazione della delibera assunta dal Comitato di Gestione della Cassa Agrotecnici ed Agrotecnici Laureati che innova profondamente, ed in meglio, il Regolamento previdenziale.

Vediamo in sintesi i punti salienti:

– a partire dal 1 gennaio 2022 il contributo integrativo passa dal 2% al 4%  (va ricordato che il contributo integrativo si aggiunge in parcella ai compensi professionali ed è pagato dal cliente, a vantaggio del professionista). Le maggiori somme che così entreranno saranno destinate interamente a vantaggio dei professionisti previdenti;

– in particolare l’ulteriore 2% integrativo verrà destinato: nella misura dell’1,50% ad incrementare i “montanti contributivi” (cioè la somma individuale di ciascun previdente che serve a determinare l’assegno pensionistico), l’effetto sarà quello di avere pensioni finali significativamente più alte (maggiormente ove continui, anche nei prossima anni, la politica degli extra-rendimenti dei montanti contributivi) altresì rafforzando il principio della solidarietà collettiva. La restante aliquota dello 0,50% servirà ad incrementare il “Fondo di assistenza sanitaria integrativa” da poco costituito;

– detto “Fondo” (istituito con le delibere da ultimo approvate dai Ministeri vigilanti) sarà  accessibile a tutti i previdenti in regola con gli adempimenti contributivi ed il Comitato Amministratore della Gestione previdenziale è intenzionato ad utilizzarne le risorse per offrire, fra l’altro, polizze collettive,  integrative alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale;

– con il nuovo “Fondo di solidarietà per provvidenze straordinarie” il Comitato Amministratore della previdenza degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati intende prevedere benefici agli iscritti, nonché ai loro coniugi e ai familiari fiscalmente a carico, che vengano a trovarsi in condizioni di particolari necessità o bisogno (come quelle, ad esempio, determinate da decesso, malattia o infortunio gravi, pandemia ed eventi naturali imprevedibili, ovvero per la nascita dei figli e per sostegno nel percorso scolastico-universitario).

L’approvazione governativa di queste modifiche al Regolamento previdenziale -ricorda l’Agr. Dott. Alessandro Maraschi, Coordinatore del Comitato Amministratore- è la realizzazione di obiettivi strategici, rispetto ai quali l’attuale Comitato si è battuto sin dal suo insediamento; al riguardo deve essere rimarcato come l’aumento del contributo integrativo al 4% non sia a carico dei professionisti, ma a loro vantaggio In quanto pagato dalla clientela, sia pubblica che privata. Dunque i nostri professionisti non pagheranno un solo euro in più, mentre le risorse aggiuntive andranno tutte utilizzate in loro favore.”

Rammento -prosegue Maraschi-  che siamo la prima Cassa di previdenza nel panorama italiano ad aver  ottenuto nel 2014, con Sentenza del Consiglio di Stato, la possibilità  di rivalutare i contributi versati in misura maggiore rispetto agli indici di legge, così aumentando le pensioni dei nostri iscritti, anche in questo caso senza richiedere loro nemmeno un euro in più rispetto a quanto pagavano prima. La nostra è una modalità così performante da essere stata poi “copiata” da molte altre Casse previdenziali.”.

Conclude Maraschi ritenendo  questo risultato “un ottimo biglietto da visita” anche per chi in questi giorni si accinge a partecipare all’esame di Stato per l’abilitazione alla professione: il termine per presentare la domanda di partecipazione agli esami abilitanti alla professione di Agrotecnico ed Agrotecnico laureato scade il 26 agosto 2021 (tutte le informazioni al sito www.agrotecnici.it).